Differenze cerebrali nel dolore tra
uomini e donne
ROBERTO COLONNA
NOTE E NOTIZIE - Anno XVIII – 20 febbraio
2021.
Testi
pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di
Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie
o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione
“note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati
fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui
argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione
Scientifica della Società.
[Tipologia del testo: RECENSIONE]
La ricerca su peculiarità e
differenze legate al dimorfismo sessuale cerebrale è sempre di grande
attualità e interesse perché, dopo un lungo periodo di indagini infruttuose dovute
soprattutto ai criteri adottati, negli anni recenti si vanno accumulando dati
di notevole interesse che, se da un canto fanno registrare spesso la perfetta
equivalenza funzionale fra due morfologie organizzative differenti, dall’altro
stanno evidenziando reali differenze di stili neurofisiologici, anche se circoscritti
a segmenti di limitate dimensioni, rispetto alla totalità dell’encefalo.
Uno stimolante argomento di studio,
anche da noi affrontato più volte nel corso degli anni, che ha preso origine da
osservazioni psicologiche e comportamentali, è rappresentato dalle basi
neurobiologiche delle differenze nella sensibilità, nella risposta e nel
vissuto del dolore da parte dei due sessi. Già da molto tempo il dolore cronico
ha mostrato un profilo fisiopatologico nel sesso femminile del tutto peculiare,
e ha suggerito l’estensione delle osservazioni sperimentali e analitiche a
tutte le altre forme di esperienza protopatica, tanto da lesione dei tessuti
periferici per azione meccanica, termica o chimica, quanto da danno oncologico
o neuropatico.
Un aspetto che ha attratto
particolarmente l’attenzione dei ricercatori è quello relativo alle dinamiche
dei circuiti neuronici. Junseok A. Kim e colleghi hanno indagato, accertato e
dimostrato differenze tra uomini e donne nelle interazioni dinamiche fra reti neuroniche
nell’esperienza del dolore.
(Kim J. A., et al. Sex
differences in network level brain dynamics associated with pain sensitivity and
pain interference. Human Brain
Mapping – Epub ahead of print doi: 10.1002/hbm.25245, 2021).
La provenienza degli autori è la
seguente: Department of Medical Imaging and Behaviour, Krembil Brain Institute,
Krembil Research Institute, University Health Network, Toronto, Ontario (Canada);
Institute of Medical Science, Faculty of Medicine, University of Toronto, Toronto,
Ontario (Canada); Department of Medical Imaging, University of Toronto, Toronto,
Ontario (Canada) University of Toronto, Toronto, Ontario (Canada) University of
Toronto, Toronto, Ontario (Canada) University of Toronto, Toronto, Ontario (Canada)
University of Toronto, Toronto, Ontario (Canada); Department of Surgery, University
of Toronto, Toronto, Ontario (Canada); Neuroscience & Mental Health
Program, The Hospital for Sick Children Research Institute, Toronto, Ontario (Canada).
Le dinamiche neurali possono dar forma alle esperienze umane, inclusa la percezione
del dolore. Il dolore è stato associato alla connettività funzionale
dinamica all’interno di una regione cerebrale e fra regioni diverse del connettoma
dinamico del dolore, costituito dalla via nocicettiva ascendente (Asc)[1], dalla via antinocicettiva
discendente (Desc), dalla rete della rilevanza o salience network
(SN) e dalla rete di default (DMN, o default mode network). Queste
associazioni sono basate sull’emodinamica lenta derivata da fMRI (functional
magnetic resonance imaging). In questa organizzazione si rilevano
differenze tra donne e uomini.
Junseok A. Kim e colleghi hanno utilizzato la risoluzione temporale fine
della magnetoencefalografia (MEG) per misurare l’accoppiamento funzionale
allo stato di riposo (FCp) in rapporto alla percezione individuale del
dolore e all’interferenza col dolore in 50 volontari in buona salute: 26
donne e 24 uomini.
I ricercatori hanno rilevato che la sensibilità al dolore e l’interferenza
erano associate all’interno della rete e fra le reti con FCp tra Asc e SN. In
questi rapporti sono apparse evidenti delle differenze legate al sesso:
1) le donne mostravano un maggiore FCp statico
all’interno delle reti;
2) gli uomini facevano registrare una
maggiore dinamica di FCp all’interno del connettoma dinamico del dolore;
3) le relazioni tra sensibilità al
dolore e interferenza del dolore con FCp nelle donne erano comunemente
riscontrate nella banda theta, mentre negli uomini queste relazioni
erano in genere predominanti nella banda beta e nella bassa banda
gamma.
Questi risultati chiaramente indicano che le interazioni dinamiche fra le
reti cerebrali attive nella percezione del dolore si basano su una
comunicazione intracerebrale rapida negli uomini e lenta nelle donne.
L’autore della nota ringrazia
la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE
E NOTIZIE” del sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).
Roberto Colonna
BM&L-20 febbraio 2021
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non-profit.
[1] In anatomia umana si descrivono
5 diverse vie che portano l’informazione dolorifica al cervello, a
testimonianza dell’importanza che ha avuto nella filogenesi, accanto alla
conservazione dei tratti nocicettivi più antichi, lo sviluppo di nuove vie di trasmissione
protopatica per la segnalazione dei rischi per l’integrità e la vita stessa
dell’organismo.